Publichiamo un estratto dell'articolo di Ersilio Mattioni comparso su L'Espresso: "Il Tar del Lazio ha confermato,
 respingendo il ricorso degli ex amministratori e aggiungendo 
particolari agghiaccianti su una cittadina di 11 mila abitanti a nord di
 Milano, che viene descritta come un villaggio della Locride, dove gli 
appalti finiscono nelle mani di aziende in odor di mafia, dove gli 
assessori vengono affiancati da ‘tutor’ esterni decisi dal sindaco (in 
un caso la scelta cade su un personaggio accusato di vicinanza alle 
cosche), dove il primo cittadino promette favori a un ‘boss’ della 
‘ndrangheta in cambio di aiuti per fare carriera politica, per diventare
 deputato. E sottomette ai suoi voleri pure i funzionari pubblici, 
compreso il segretario comunale che resta in silenzio di fronte ad atti 
amministrativi illegittimi. Un sindaco che, nel giro di quattro anni, 
affida al suo avvocato personale, divenuto l’unico consulente del comune
 in materia giuridica e urbanistica, incarichi per 430 mila euro. Uno scenario da tregenda, fino a ieri sconosciuto nei suoi dettagli più incresciosi" Qui l'articolo completo.  
 
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