(...) un’organizzazione criminale che non si può più chiamare ’ndrangheta e 
forse neppure criminale vista la presenza di magistrati, imprenditori, 
avvocati patrocinanti in Cassazione e commercialisti con studio in 
centro a Milano. Un’organizzazione che controlla sistemi operativi di 
rilievo internazionale come il porto di Gioia Tauro, dove sono attivi 
Cia, Mossad e MI6, e ha accesso ai più evoluti strumenti finanziari del 
globo, dalle grandi banche svizzere a fondi come il malesiano 1MDB, una 
vasca da miliardi messa sotto sequestro negli Stati Uniti. (...) Leggi l'articolo completo sul sito dell'Espresso 
 

 
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