Uomo politico, giornalista, scrittore, Presidente della Commissione parlamentare antimafia, Francesco Forgione (a dx. nella foto) è stato ed è tuttora uno degli italiani più impegnati sul fronte del contrasto alle mafie, sia attraverso la sua attività politica e parlamentare, sia attraverso la
sua produzione giornalistica e libraria. Tuttavia l'attenzione di Forgioine si rivolge ora all'antimafia e ai suoi protagonisti. Attraverso un libro I tragediatori, la fine dell'antimafia e il crollo dei suoi miti presentato a Novara il 4 febbraio grazie alla collaborazione tra l'Associazione LTM e la Libreria Lazzarelli, Forgione si rivolge al complesso mondo dell'antimafia per portare uno scomodo avvertimento: bisogna cambiare. Sia chiaro che l'obiettivo di Forgione è quello di rendere più efficace l'antimafia a fronte di scandali, come quello che ha coinvolto Pino Maniaci. La vicenda di Maniaci ha direttamente e profondamente colpito Francesco Forgione, che di Tele Jato è stato direttore.
Tornare a quell'impegno - i braccianti che lottano contro il "feudo" per dare condizioni di vita migliori ai loro figli - significa tornare a un impegno di critica a una visione del mondo che manca e che è la vera risposta alle mafie. Queste ultime, invece, si adattano a un mondo aggressivo e distruttivo che esse portano alle sue estreme conseguenze.
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