Nei giorni scorsi sono apparse notizie di stampa in base alle quali la Dott.ssa Giovanna Ceribelli - che LTM aveva ospitato a Novara il 16 marzo 2016 - avrebbe potuto essere esclusa dalla commissione anticorruzione della Regione Lombardia di cui faceva parte. Qui di seguito la lettera che il Direttivo dell'Associazione, per il tramite del suo presidente, ha voluto inviare il 21 febbraio 2019, al Presidente del Consiglio regionale della Lombardia, Attilio Fontana: "Gentile Presidente Fontana,
l'Associazione
La Torre-Mattarella si occupa di antimafia sociale sin dal 2009, quando
un piccolo gruppo di volontari preparò un dossier sulla criminalità
organizzata in Provincia di Novara.
Come Associazione abbiamo avuto modo di conoscere la Dottoressa Ceribelli diverso tempo fa.
La Dottoressa Ceribelli
venne a Novara, su nostro invito, per discutere di dinamiche corruttive
e per spiegarci come la corruzione penetri negli ambienti
imprenditoriali, associativi e politici più diversi.
Ci
era chiaro da tempo, infatti, che la corruzione rappresentava l'humus
sul quale cresce la mala pianta del crimine organizzato che, non
trovando più gli anticorpi di una società rispettosa della legalità
nell'economia, nell'imprenditorialità, nel volontariato e nella
politica, è facile e volenterosa preda delle mafie.
Altrettanto
evidente era, per noi, il fatto che le mafie non si fanno fermare né
dai confini provinciali né da quelli regionali né da quelli nazionali.
Siamo noi, cittadini comuni, che distinguiamo il Piemonte dalla
Lombardia. Siamo noi che diciamo "di là dal Ticino". Per le mafie,
invece non ci sono confini ma un unico, fertile e disponibile terreno di
conquista.
La Dottoressa Ceribelli,
rappresenta, per l'Associazione la Torre-Mattarella, il prototipo della
professionista che si attiene solo alla deontologia professionale e
alle risorse etiche che molti considerano come proprie del Nord del
Paese ma che pochi possiedono davvero: onestà personale, etica del
lavoro, capacità professionali, intelligenza e umanità, dirittura
morale, impegno che trascende il dovere.
Per tutte queste ragioni, leggendo le notizie di stampa che mettono in dubbio la presenza della Dottoressa Ceribelli
nella Commissione anticorruzione che la Regione Lombardia ha
meritoriamente costituito, ci sentiamo in dovere di associare la nostra
voce a quella dei molti che si oppongono a questa possibilità.
È indubbio che la Dottoressa Ceribelli, operando efficacemente, imparzialmente e sempre nei limiti delle sue competenze, abbia potuto dare fastidio a molti.
Ma
questi molti sono proprio coloro che i cittadini onesti, siano essi
lombardi, piemontesi o siciliani, vorrebbero vedere allontanati dalle
istituzioni, dalla politica e dalla economia.
Mi
lasci dire, infine, che il tema della sicurezza ha senz'altro molte
declinazioni ma sarebbe assurdo non vedere come la corruzione e le mafie
siano i più potenti fattori di smantellamento della vera sicurezza per
tutti, nelle istituzioni, nel mondo del lavoro, nel mondo delle imprese e
i ogni altro settore della vita civile.
Perciò
le rivolgo l'appello della Associazione La Torre-Mattarella, del suo
Direttivo, dei suoi iscritti e simpatizzanti, e anche il mio personale,
affinché la Dottoressa Ceribelli possa far parte della rinnovata Commissione anticorruzione.
Crediamo che sarebbe un colpo durissimo per l'immagine e l'azione della Regione Lombardia se ciò non avvenisse.
Se la Dottoressa Ceribelli
fosse esclusa dalla Commissione, personalmente e come Presidente
dell'Associazione La Torre-Mattarella non esiterò a esprimere alla
stampa e in ogni sede istituzionale, politica e sociale il mio giudizio
per una scelta totalmente sbagliata e punitiva, non per la Dottoressa Ceribelli, ma in primo luogo per tutti i cittadini lombardi.
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