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Impegno sociale per il contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie

giovedì 30 maggio 2019

La forza dei Caccia

Il 18 maggio si è svolto a Torino l'incontro Buno Caccia Ucciso per il futuro e dedicato al Procuratore della Repubblica ucciso a Torino il 26 giugno 1983. All'incontro hanno preso parte Paola Caccia, figlia del magistrato, Fabio Repici, avvocato della famiglia Caccia nel processo Rocco Schirripa (che, giunto a sentenza di secondo grado, ne ha ribadito la condanna), l'ex magistrato Mauro Vaudano e Davide Mattiello, collaboratore della
Commissione parlamentare antimafia. L'inchiesta sull'omicidio Caccia, che ha conosciuto, grazie alla insistenza e alla volontà di giustizia della famiglia, una seconda condanna dopo quella inflitta a Domenico Belfiore, è lungi dall'essersi conclusa. Molte sono le zone d'ombra che rimangono sia per quanto riguarda i mandanti, sia per quanto riguarda le motivazioni dell'omicidio, sia per quanto riguarda gli esecutori. Si è trattato di un omicidio utile a molti, realizzato "per il futuro" come recita il titolo dell'incontro ripreso da una frase di Mauro Vaudano, cioè per impedire al procuratore di proseguire nel suo lavoro. In particolare l'inchiesta che Caccia stava conducendo sul casinò di St. Vincent - un attentato contro il pretore di Aosta Giovanni Selis era stato compiuto appena un anno prima della morte di Caccia - e su altri, probabilmente è all'origine del delitto. Non si può che ammirare la forza e la determinazione della famiglia Caccia e dell'avvocato Repici nel perseguire il bene comune più alto e più importnante per una comunità e per un paese, la verità.


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