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Impegno sociale per il contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie

domenica 24 novembre 2019

Le ultime tessere del mosaico: il punto sull’omicidio di Bruno Caccia

Sabato 7 dicembre alle 10.30, Circolo dei Lettori, Complesso monumentale del Broletto. Interverranno Paola Caccia, figlia del magistrato ucciso, l’avv. Fabio Repici, legale della famiglia, e Marco Bertelli, del movimento Agende Rosse: "La sera del 26 giugno 1983 il procuratore della Repubblica di Torino, Bruno Caccia, viene ucciso da
due sicari; subito circola un volantino in cui le Brigate rosse rivendicano l’omicidio - ma gli stessi brigatisti lo sconfesseranno - e anche le indagini nell’estremismo di destra risulteranno vane. La pista a cui si arriva è quella della ‘ndrangheta, che ha agito per tutelare i propri interessi economici illeciti, messi a rischio dalle indagini del magistrato. Due persone sono all’ergastolo, ma molti aspetti del contesto in cui l’omicidio Caccia è potuto maturare, ed anche i moventi, sono ancora parzialmente oscuri. Per approfondire la vicenda, l'associazione La Torre - Mattarella propone un incontro per che si terrà sabato 7 dicembre alle ore 10.30 presso il Circolo dei Lettori, nel Complesso monumentale del Broletto, a Novara. L’intenzione degli organizzatori è di tenere viva l’attenzione sul caso ed i suoi sviluppi: «Avevamo dedicato al caso Caccia un primo incontro dal titolo “L’assassinio di Bruno Caccia, un percorso di verità non ancora concluso”, tenutosi lo scorso giugno: quello del 7 dicembre sarà una sorta di “aggiornamento”, perché crediamo sia importante porci degli interrogativi e ragionare su vari lati di questo rompicapo, come le indagini cui il procuratore stava lavorando ed il loro esito, ma anche la ramificazione degli interessi malavitosi allora e ai giorni nostri».

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