E' un peccato non poter mostrare - per ragioni di privacy - i bei visi dei giovani che oggi hanno ascoltato le parole di Giovanni Impastato su suo fratello Peppino. E' un peccato non poter farvi ascoltare la lettera che gli hanno scritto per consolarlo e rassicurarlo per il fatto che suo fratello è stato definito divisivo e perciò non degno di dare il suo nome al Liceo di Partinico dai suoi studenti. E' un peccato non poter vedere la ragazzina che ha consegnato nelle mani di Giovanni Impastato la lettera, come l'ha porta gentilmente e come gentilmente
ha stretto la grande e vecchia mano che le veniva tesa. E' un peccato non potervi dire, se non a parole, di come Giovanni Impastato ha detto che quegli studenti di Partinico gli facciano tenerezza perché ingannati e di come, invece, disprezzi chi usa la politica come strumento contro l'antimafia e i suoi morti.
Una bella giornata, oggi, a Varallo Pombia, all'Istituto Comprensivo Andrea Camilleri.
(quanto a Santi Savarino, a cui è intitolato al momento il Liceo di Partinico, si tratta di un giornalista razzista e diffusore di idee razziste, un fascista sottoscrittore del Manifesto della razza. Aderì anche alla Repubblica Sociale, e fu nominato commissario dell'Ente Stampa con compiti di censura. Dopo la guerra entrò nella DC e divenne senatore e poi, uscito dalla DC, si iscrisse all'MSI. In una lettera si dichiarava "a disposizione" del boss Frank Coppola, amico di Gaetano Badalamenti, mandante dell'omicidio di Peppino Impastato)
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