Qui di seguito il testo dell'articolo del Corriere di Novara dedicato al premio: "NOVARA, Seconda edizione del premio Pio La
Torre-Piersanti Mattarella alla migliore tesi di laurea magistrale sui
temi della mafia ad Arianna Zottarel, giovane laureata a pieni voti in
Scienze politiche all’Università degli Studi di Milano. Titolo della
tesi, che ha particolarmente coinvolto e interessato la giuria del
premio, “La Mala del Brenta: un caso speciale di mafia autoctona”, tesi realizzata sotto la direzione del professor Nando Dalla Chiesa. La consegna del premio, promosso dall’associazione La Torre-Mattarella, è avvenuta sabato pomeriggio all’Archivio di Stato di Novara. Un evento che si è realizzato con la collaborazione dell’Archivio e dell’Associazione per la pace.A condurre la premiazione, Roberto Leggero, dell’associazione che promuove il premio. La vincitrice attualmente è cultrice della materia per il corso universitario di Sociologia e Metodi di educazione alla legalità all’Università degli Studi di Milano e prosegue gli studi sui fenomeni mafiosi.Sono intervenuti per un veloce saluto Dalla Chiesa [nella foto accanto a Riccardo Ferrigato] e La Torre. «Un premio – ha detto il primo – significativo e molto importante. Sono contento di essere qui e di condividere con voi questa premiazione e i valori che sono di contrasto alla mafia». La Torre: «Sono felice di essere qui per questa premiazione per la seconda volta, dopo la prima edizione dello scorso anno. Essere qui mi fa bene, perché ci fa pensare che la politica positiva può ancora esserci. Ovviamente dobbiamo lavorare tutti assieme per la legalità, per una politica pulita». Alla tesi vincitrice son andati 500 euro, 150 alle altre due tesi selezionate, di Serena Forni (“La confisca dei beni e patrimoni illeciti nel contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso. Profili giuridici e ruolo della società civile”) e Alessio Morelli (“La mafia imprenditrice. Evoluzione del fenomeno e colonizzazione di nuove aree, tra tradizione e innovazione (1950-2015)”) .mo.c.
premio, “La Mala del Brenta: un caso speciale di mafia autoctona”, tesi realizzata sotto la direzione del professor Nando Dalla Chiesa. La consegna del premio, promosso dall’associazione La Torre-Mattarella, è avvenuta sabato pomeriggio all’Archivio di Stato di Novara. Un evento che si è realizzato con la collaborazione dell’Archivio e dell’Associazione per la pace.A condurre la premiazione, Roberto Leggero, dell’associazione che promuove il premio. La vincitrice attualmente è cultrice della materia per il corso universitario di Sociologia e Metodi di educazione alla legalità all’Università degli Studi di Milano e prosegue gli studi sui fenomeni mafiosi.Sono intervenuti per un veloce saluto Dalla Chiesa [nella foto accanto a Riccardo Ferrigato] e La Torre. «Un premio – ha detto il primo – significativo e molto importante. Sono contento di essere qui e di condividere con voi questa premiazione e i valori che sono di contrasto alla mafia». La Torre: «Sono felice di essere qui per questa premiazione per la seconda volta, dopo la prima edizione dello scorso anno. Essere qui mi fa bene, perché ci fa pensare che la politica positiva può ancora esserci. Ovviamente dobbiamo lavorare tutti assieme per la legalità, per una politica pulita». Alla tesi vincitrice son andati 500 euro, 150 alle altre due tesi selezionate, di Serena Forni (“La confisca dei beni e patrimoni illeciti nel contrasto alla criminalità organizzata di stampo mafioso. Profili giuridici e ruolo della società civile”) e Alessio Morelli (“La mafia imprenditrice. Evoluzione del fenomeno e colonizzazione di nuove aree, tra tradizione e innovazione (1950-2015)”) .mo.c.
Nessun commento:
Posta un commento