Mafia Capitale: la
sentenza romana contro Carminati e Buzzi, seppur contenente pene severe, ha
indebolito l’azione che associazioni, movimenti di opinione, comuni
cittadini, esercitano per creare una
vera cultura antimafia nel nostro paese. Un contrasto nei confronti dell’agire
mafioso anche nelle espressioni meno eclatanti del vivere comune. Quando si
accettano supinamente comportamenti
non coerenti con la legalità. La continua confusione che non permette alla gente comune di
distinguere la mafia dalla mentalità mafiosa come sosteneva Giovanni Falcone. La
mafia, quella anche un po’ romanzata, la conosciamo tutti perché rappresentata
in mille e più libri, racconti, filmati, eccetera. Facciamo fatica invece a
riconoscere il vivere quotidiano condizionato dalla cultura mafiosa. Spesso non
diamo il giusto valore all’agire
mafioso di tanti che esercitano il
proprio piccolo o grande potere e ci
sottomettiamo, senza indignarci, alle prepotenze, alle ingiustizie e ai
ricatti. La convinzione che : “ io sono
qualcuno tu non sei niente”. La rassegnata accettazione che il nostro Paese
e le sue Istituzioni siano sotto perenne ricatto di un potere creato apposta
per contrastare lo svolgersi effettivo dei principi democratici dettati dalla
Costituzione. Allora mi chiedo, sperando di non essere tra i pochi,: perché un
potere dello Stato come quello
Giudiziario non riconosce nei fatti tali comportamenti e ne attribuisce
la giusta classificazione con la pena prevista. Perché perdere un’occasione per
rafforzare ancora di più la lotta vera contro le mafie. Quella di cercare
di scardinare giorno per giorno il
pensiero illegale con il quale conviviamo ogni qualvolta abbiamo a che fare con
i meccanismi burocratici che gestiscono il nostro vivere da onesti cittadini.
Credo che i Giudici romani abbiano commesso un errore nel trascurare questo aspetto
nelle loro considerazioni. Penso che non attribuire ai condannati anche il
reato di associazione mafiosa, abbia parzialmente svuotato la sentenza del
valore sociale che doveva contenere, a mio parere, prevalente rispetto alla
permanenza in carcere di Buzzi, Carminati e C.. Per un’Associazione che
persegue la lotta contro le mafie di cui
faccio parte non è stata una bella giornata.
Biagio Diana
Ass. La
Torre-Mattarella
Nessun commento:
Posta un commento