(foto Wikipedia) Le parole del procuratore capo di Milano Francesco Greco, pronunciate oggi alla presentazione del bilancio di responsabilità sociale 2018 degli uffici giudiziari del capoluogo lombardo, andrebbero attentamente meditate sia da parte della classe politica dalla società civile: “A Milano siamo pieni di procedimenti per corruzione internazionale e vediamo gli effetti negativi, sia nei confronti degli Stati
vittime sia nei confronti delle nostre imprese che invece di investire in
innovazione, investono in tangenti (…) a livello
internazionale, al
colonialismo si è andata via via sostituendo la corruzione che ha sostenuto
regimi corrotti e dittatoriali,
depredando per pochi spiccioli le risorse dei
Paesi a scapito dello sviluppo democratico, economico e sociale
di intere popolazioni mantenute a livello di povertà e costrette ad emigrare
per fame (…) sui grandi monopoli di risorse, infatti – spiega ancora – non
esprime soltanto un contratto occulto che lega corrotti (rappresentanti e
ministri di governi) e corruttori (dirigenti di società multinazionali). Tale
sistema, in altre parole, non si limita a danneggiare il
loro business o la loro reputazione, ma costituisce un
meccanismo consolidato che incide direttamente o indirettamente sulla
popolazione dei Paesi coinvolti, razziandone le risorse necessarie allo
sviluppo socio-economico e peggiorandone, di conseguenza, le condizioni di
vita”.
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