Colt cal. 38 (Wikipedia) |
L' "Espresso" pubblica un articolo dedicato alle novità circa l'omicidio di Piersanti Mattarella, già, in parte anticipate dal libro di Giovanni Grasso, Piersanti Mattarella: da solo contro la mafia. Ecco l'inizio del pezzo di C'è una pistola calibro 38 che collega l’omicidio del presidente della
Regione Sicilia, Piersanti Mattarella, con l’assassinio del
magistrato
Mario Amato, ucciso a Roma il 23 giugno 1980. Il primo omicidio fu
deciso dalla cupola di Cosa nostra, ma gli esecutori sono sempre rimasti
ignoti. Il secondo fu organizzato e portato a termine dai terroristi
neri dei Nuclei armati rivoluzionari (Nar). La connessione fra i due delitti sta in una Colt modello Cobra calibro 38 special. È l’arma sicuramente impugnata dal killer neofascista Gilberto Cavallini per
sparare un solo colpo alla nuca di Amato. Per l’assassinio del
magistrato sono stati già da tempo condannati esecutori e mandanti,
tutti terroristi di destra.Un anno fa, il procuratore di Palermo, Francesco Lo Voi, ha riaperto l’inchiesta sull’omicidio Mattarella, per cercare di dare un nome agli esecutori materiali. La svolta nelle nuove indagini emerge da una perizia sulle armi: la pistola che ha ucciso il magistrato risulta «coincidente» con la calibro 38 che era stata utilizzata sei mesi prima per eliminare l’autorevole politico siciliano, fratello dell’attuale Presidente della Repubblica, e fermare la sua azione di rinnovamento della Dc e di contrasto alla mafia e ai suoi complici.
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