Presidio per ricordare e chiedere giustizia per Giulio Regeni, il giovane ricercatore ucciso in Egitto dai servizi segreti locali ormai quattro anni fa. Il ritrovo è a Novara, in piazza Matteotti alle ore 19.
sottotitolo
Impegno sociale per il contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie
Pagine
venerdì 24 gennaio 2020
mercoledì 22 gennaio 2020
Marano Ticino: sequestrata azienda di trattamento rifiuti
I Carabinieri Forestali, la Polizia
Giudiziaria della Sezione “Ambiente” e Funzionari
di ARPA Novara, e la Guardia di Finanza di Borgomanero hanno operato il sequestro preventivo di un’azienda di
Marano Ticino che opera nel "settore del recupero di rifiuti terrosi e
da demolizione". Su sei ettari di discarica erano depositati 100.000 metri cubi di materiali ferrosi di cui non si poteva tracciare la provenienza e non erano stati trattati in modo idoneo.
sabato 18 gennaio 2020
"L'Azione" pubblica un articolo sulla lettera aperta di LTM al Presidente della Regione Piemonte
La giornalista Monica Curino de "L'Azione" riflette sulla lettera inviata da LTM al Presidente della Regione Piemonte Cirio (cliccare sull'immagine per ingrandire l'articolo).
I mafiosi e gli smemorati che non ti aspetti
Anche il Cantone Ticino soffre di una presenza delle mafie non episodica e, purtroppo, non recente. Nel corso di una intervista della RTSI ad Alessandra Dolci [nella foto di Biagio Diana con il Presidente di LTM], il capo della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano (ospite a Novara di LTM nel marzo del 2019) ha lanciato un allarme, chiedendo squadre investigative congiunte Italia-Svizzera. Il giornalista de "La Regione", Andrea Manna, reagisce con un articolo molto efficace che vi proponiamo, nei confronti di chi, nel corso della trasmissione, ha cercato di ridimensionare l'allarme lanciato da Dolci. Ecco l'inizio dell'articolo: "È un vero peccato che gli autori della puntata di lunedì sera di ‘60
minuti’ (Rsi), dedicata alle infiltrazioni del crimine organizzato in
Svizzera, non abbiano allestito e mostrato un
martedì 14 gennaio 2020
Novara News pubblica la lettera aperta di LTM al Presidente Cirio
Il sito Novara News ha dato notizia della lettera aperta inviata dall'Associazione La Torre-Mattarella al Presidente della Regione Piemonte Cirio. Qui di seguito il testo dell'articolo e della lettera che si possono leggere anche sul sito di Novara News: "La Regione Piemonte si è dotata dal 2016 di una propria legge che
limita il gioco d’azzardo tramite le apparecchiature elettroniche, che
spesso diventa compulsivo, diventa fonte di problemi economici
lunedì 6 gennaio 2020
Quarant'anni fa l'omicidio Mattarella. Le ragioni di un delitto
Quarant'anni fa, il 6 gennaio, veniva assassinato Piersanti Mattarella. Vogliamo ricordare quel tragico evento con gli articoli che vi presentiamo in questo post e che riassumono bene sia i lati ancora oscuri di questa vicenda sia i primissimi momenti successivi al delitto. Quella di Mattarella fu una vita stroncata quando ancora poteva dare molto alla vita politica siciliana e italiana e che, proprio per questo, faceva paura. Noi vogliamo continuare a ricordare il suo omicidio e le ragioni di quel delitto.
La domenica del 6 gennaio 1980, in Via della Libertà a Palermo, mentre il presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella stava entrando nella sua auto per recarsi a messa con la moglie, i due figli e la suocera, un sicario lo uccise sparando da distanza ravvicinata con una pistola a tamburo.
Nel 1995 vennero condannati all'ergastolo come mandanti dell'omicidio Mattarella diversi boss mafiosi, tra i quali Salvatore Riina, Michele Greco, Bernardo Brusca e Bernardo Provenzano. La denuncia della signora Mattarella, secondo la quale l'estremista fascista Giuseppe Valerio Fioravanti era il killer non fu ritenuta attendibile, così come vennero rifiutate le testimonianze del fratello di Fioravanti e di Angelo Izzo che asserivano la stessa cosa. Altri articoli: "Corriere della Sera" 1; "Corriere della sera" 2;
La domenica del 6 gennaio 1980, in Via della Libertà a Palermo, mentre il presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella stava entrando nella sua auto per recarsi a messa con la moglie, i due figli e la suocera, un sicario lo uccise sparando da distanza ravvicinata con una pistola a tamburo.
Nel 1995 vennero condannati all'ergastolo come mandanti dell'omicidio Mattarella diversi boss mafiosi, tra i quali Salvatore Riina, Michele Greco, Bernardo Brusca e Bernardo Provenzano. La denuncia della signora Mattarella, secondo la quale l'estremista fascista Giuseppe Valerio Fioravanti era il killer non fu ritenuta attendibile, così come vennero rifiutate le testimonianze del fratello di Fioravanti e di Angelo Izzo che asserivano la stessa cosa. Altri articoli: "Corriere della Sera" 1; "Corriere della sera" 2;
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