Il sito Novara News ha dato notizia della lettera aperta inviata dall'Associazione La Torre-Mattarella al Presidente della Regione Piemonte Cirio. Qui di seguito il testo dell'articolo e della lettera che si possono leggere anche sul sito di Novara News: "La Regione Piemonte si è dotata dal 2016 di una propria legge che
limita il gioco d’azzardo tramite le apparecchiature elettroniche, che
spesso diventa compulsivo, diventa fonte di problemi economici
e
degenera in dipendenza; una vera e propria patologia il cui trattamento
è stato recentemente inserito nei Lea, Livelli essenziali di
assistenza, ovvero erogato in modo gratuito perché ritenuto
fondamentale per la salute.
Di recente però, una parte della maggioranza ha proposto una
modifica alla legge: gli apparecchi di gestori in possesso di licenza
nel 2016, al momento di entrata in vigore della legge, verrebbero
esentati dal rispetto delle distanze dai luoghi “sensibili” - scuole,
ospedali, bancomat, ecc. – minando uno dei punti fondamentali del
provvedimento.
Il presidente dell’Associazione, Roberto Leggero, ha indirizzato al
presidente della Regione, Alberto Cirio, la lettera che riproduciamo,
inviata per conoscenza all’assessore alla Salute ed a tutti i
Consiglieri regionali:
Alla cortese attenzione del Presidente della Regione Piemonte
e, per
conoscenza - Assessore alla Salute della Regione Piemonte - Consiglieri
regionali
Gentile Presidente Cirio,
le scrivo a nome e per conto del Direttivo dell’Associazione La
Torre-Mattarella, che partecipa al Comitato "Mettiamoci in gioco" contro
le ludopatie di Novara.
Da notizie di stampa abbiamo appreso della
volontà di alcune forze politiche che sostengono la sua giunta di
modificare la Legge Regionale “Norme per la prevenzione e il contrasto
alla diffusione del gioco d’azzardo patologico” (n. 9/2016).
La cosa ci ha sorpreso considerando che la legge, nel 2016, venne
approvata all’unanimità e, come testimoniato da un recente studio di
IRES - Istituto di Ricerche Economiche e Sociali per il Piemonte, ha
dato notevoli benefici ai cittadini piemontesi e non ha determinato gli
esiti negativi per le attività lavorative che alcuni paventavano.
La legge, senza bandire il gioco d’azzardo, si limitava a
disciplinare e a contenere l’aggressività dell’offerta. Le analisi
dell’IRES Piemonte hanno stabilito che il gioco d’azzardo è diminuito
del 9.7% (mentre in tutta Italia, nello stesso periodo, è cresciuto), e
le perdite economiche per i piemontesi sono scese del 17,8%.
Come noto l’IRES Piemonte è un istituto di ricerca che svolge la sua
attività d’indagine in campo socio- economico e territoriale, fornendo
un supporto all’azione di programmazione della Regione Piemonte e delle
altre istituzioni ed enti locali piemontesi. Costituito nel 1958 su
iniziativa della Provincia e del Comune di Torino con la partecipazione
di altri enti pubblici e privati, l’IRES ha visto successivamente
l’adesione di tutte le Province piemontesi; dal 1991 l’Istituto è un
ente strumentale della Regione Piemonte.
Perciò, ci chiediamo: se un ente costituito per aiutare il consiglio
regionale a decidere attraverso dati scientifici, afferma che una legge
ha dato buoni risultati, per quale ragione tale legge deve essere
modificata ripristinando la situazione precedente?
Quali sono i dati e gli strumenti scientifici che i Consiglieri hanno utilizzato per costruire la modifica normativa?
Quali sono gli obiettivi della modifica visto che la legge 9/2016,
così com’è, ha prodotto dei risultati positivi, smentendo i giusti
timori di chi – a fronte dell’importante tema del lavoro – si chiedeva
se non potessero venire dei danni ai vari comparti coinvolti?
I Consiglieri regionali forse pensano che i Piemontesi dal 2016 a
oggi si siano arricchiti tanto da poter ricominciare a perdere soldi al
gioco?
Temiamo che, se le notizie di stampa sono fondate, la Giunta da Lei
presieduta stia per commettere un grave errore modificando la legge
9/2016.
Perciò Le chiediamo di fermare la modifica o, in alternativa, di
posticiparla di due anni e di sottoporre a nuova verifica il suo
funzionamento attraverso le indagini dell’IRES Piemonte.
Sperando in un favorevole accoglimento della presente e augurandole
un Buon 2020, rimango in attesa di un cortese cenno di risposta.
Con viva cordialità
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