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Impegno sociale per il contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie

sabato 18 gennaio 2020

I mafiosi e gli smemorati che non ti aspetti

Anche il Cantone Ticino soffre di una presenza delle mafie non episodica e, purtroppo, non recente. Nel corso di una intervista della RTSI ad Alessandra Dolci [nella foto di Biagio Diana con il Presidente di LTM], il capo della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano (ospite a Novara di LTM nel marzo del 2019) ha lanciato un allarme, chiedendo squadre investigative congiunte Italia-Svizzera. Il giornalista de "La Regione", Andrea Manna, reagisce con un articolo molto efficace che vi proponiamo, nei confronti di chi, nel corso della trasmissione, ha cercato di ridimensionare l'allarme lanciato da Dolci. Ecco l'inizio dell'articolo: "È un vero peccato che gli autori della puntata di lunedì sera di ‘60 minuti’ (Rsi), dedicata alle infiltrazioni del crimine organizzato in Svizzera, non abbiano allestito e mostrato un
elenco delle indagini, dei processi e degli arresti a fini estradizionali che negli ultimi quaranta, quarantacinque anni hanno interessato in Ticino situazioni e persone in (forte) odor di mafia. Sarebbe stato un importante e utile esercizio di memoria. Che nel dibattito in studio, seguito all’intervista al magistrato italiano Alessandra Dolci, avrebbe forse evitato all’avvocato luganese Emanuele Stauffer, già procuratore pubblico e aspirante procuratore generale, di sostenere, fra l’altro, che “se veramente avessimo un’emergenza criminale di questa natura, penso che qualche condanna e qualche inchiesta concreta le avremmo viste”. Invece le abbiamo viste, e non poche, come racconta la storia giudiziaria di questo cantone, anche attraverso i resoconti giornalistici (contrariamente a ciò che ha asserito il consigliere nazionale Marco Romano, i nostri media hanno riferito e riferiscono ampiamente del fenomeno mafia). Qui il resto dell'articolo

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