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Impegno sociale per il contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie

lunedì 6 gennaio 2020

Quarant'anni fa l'omicidio Mattarella. Le ragioni di un delitto

Quarant'anni fa, il 6 gennaio, veniva assassinato Piersanti Mattarella. Vogliamo ricordare quel tragico evento con gli articoli che vi presentiamo in questo post e che riassumono bene sia i lati ancora oscuri di questa vicenda sia i primissimi momenti successivi al delitto. Quella di Mattarella fu una vita stroncata quando ancora poteva dare molto alla vita politica siciliana e italiana e che, proprio per questo, faceva paura. Noi vogliamo continuare a ricordare il suo omicidio e le ragioni di quel delitto.
La domenica del 6 gennaio 1980, in Via della Libertà a Palermo, mentre il presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella stava entrando nella sua auto  per recarsi a messa con la moglie, i due figli e la suocera, un sicario lo uccise sparando da distanza ravvicinata con una pistola a tamburo.
Nel 1995 vennero condannati all'ergastolo come mandanti dell'omicidio Mattarella diversi boss mafiosi, tra i quali Salvatore Riina, Michele Greco, Bernardo Brusca e Bernardo Provenzano. La denuncia della signora Mattarella, secondo la quale l'estremista fascista Giuseppe Valerio Fioravanti era il killer non fu ritenuta attendibile, così come vennero rifiutate le testimonianze del fratello di Fioravanti e di Angelo Izzo che asserivano la stessa cosa. Altri articoli: "Corriere della Sera" 1"Corriere della sera" 2;

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