Riportiamo il testo dell'articolo di Filippo Massara comparso su "La Stampa" di sabato 11 marzo: "Un esposto sugli scavi e gli sversamenti segnalati a Cameri, ma anche la richiesta di istituire la consulta antimafia a Novara: l'associazione La Torre-Mattarella annuncia una duplice iniziativa dopo il sequestro della tangenziale. 'Questa vicenda che rivela la presenza della 'ndrangheta nella nostra provincia deve farci riflettere - riflette [sic] il presidente Roberto Leggero -. Il paesaggio è prezioso, come la terra e l'acqua che si raccoglie nelle falde dopo essere stata filtrata. Una strada a più corsie sotto la quale sono stivati rifiuti misti non trattati distrugge questi tre tesori'. Così l'Associazione si prepara a seguire passo passo gli sviluppi del caso, come già avvenuto per l'indagine sulle cave di Romentino: dal 2011 La Torre-Mattarella presentò diversi esposti alle forze dell'ordine e si costituì parte civile nel processo. 'Dovrebbe essere un nostro impegno di cittadini monitorare con costanza ciò che avviene intorno a noi - insiste Leggero -. Solo una politica attenta al consumo del suolo e al rischio di infiltrazioni può tutelarci. Ma se nello stesso consiglio comunale di Novara si afferma che si sarebbe disposti a rivolgersi anche al diavolo pur di portare lavoro si commettono due sbagli. Il primo è che il lavoro non può mai essere "purchessia" perché significa non prestare la giusta attenzione ai lavoratori. In secondo, al di là della intenzione della frase, è che l'espressione può suonare interessante alle orecchie dei mafiosi che potrebbero pensare di essere i benvenuti, a patto di portare occupazione'. 'E meglio ancora - puntualizza il presidente - sarebbe stata una commissione antimafia comunale. Solo la politica e i cittadini, uniti, possono fermare lo scempio del territorio e mettere fine allo scempio della legalità. Ma occorrono consapevolezza, conoscenza e serietà d'impegno'
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