D. L’associazione “La Torre-Mattarella Centro di documentazione e
vigilanza sulla criminalità organizzata e le mafie” è un osservatorio attento e
privilegiato sui fenomeni locali, che di recente sono arrivati alla ribalta
nazionale a partire dal castello di Miasino fino alle vicende legate alle cave.
Che ne pensa il presidente Roberto Leggero ad esempio sulle confische?
R. Come associazione siamo molto contenti
delle recenti decisioni
della Regione su Miasino e di Novara sul negozio confiscato. L’attività 2014-2015
di LTM si era aperta proprio con una serie di lettere rivolte a segretari di
partito, sindaci, amministrazioni regionali e provinciali chiedendo di liberare
i beni confiscati e di dare agli assessori deleghe sul contrasto alla
criminalità.
D. Lettere spedite e...?
R. Ci hanno risposto in pochissimi ma se le cose si fanno siamo
contenti lo stesso.
D. Chi si è fatto vivo?
R. La segretaria di Sel (che però è anche iscritta all’Associazione),
il responsabile legalità del PD, Claudio Bossi, il consigliere comunale e
provinciale Biagio Diana (anche lui iscritto) e l’amministrazione di
Borgomanero, unica a risponderci via mail.
D. Cosa avevate chiesto al Comune di Borgomanero?
R. Avevamo chiesto al Comune di Borgomanero di prendere in carico la
“Torretta”. Una prima lettera era stata incoraggiante ma poi la nostra
richiesta è stata rigettata. Speriamo fortemente che le iniziative della
Regione e di Novara possano convincere la sindaca Tinivella a ripensarci, anche
perché il problema dell’ipoteca che grava sul bene è superabile. Invece non è
accettabile che una città come Borgomanero perpetui una situazione di inerzia lasciando
decadere un bene che è di tutti.
D. Per quanto riguarda Romentino e il problema cave?
R. Come associazione siamo anche molto contenti della visibilità
ottenuta da Romentino. Un ringraziamento va soprattutto ai membri all’attuale
amministrazione che negli anni passati hanno lavorato tanto per attirare
l’attenzione su quello che stava succedendo. A febbraio abbiamo ospitato il
sindaco di Romentino, Biondo, e il sindaco di Trezzano sul Naviglio, Bottero
(minacciato dalla ‘ndrangheta) che ci hanno illustrato nei dettagli la
situazione dei loro comuni.
D. Nello specifico sulle cave?
R. Per quanto riguarda il problema delle cave – ma questo è un mio
parere personale – sono un po’ più radicale. Dobbiamo pensare alla salute dei
cittadini, al territorio e all'agricoltura. Così come non produciamo più DDT,
Eternit o sacchetti di plastica non biodegradabili, così dobbiamo andare nella
direzione di chiudere o limitare fortemente questo settore.
D. Come?
R. Consideriamo una serie di fatti: l'Europa ci chiede di passare
dalle cave al riciclaggio dei materiali, non sappiamo quale sia il fabbisogno
regionale attuale di materiali estratti da cava né quali siano le quantità
importate da altre regioni, né quali siano le proiezioni per il futuro. Se si
va nella direzione di limiti posti al consumo di territorio – come spero – è
evidente che si dovrà costruire meno e riutilizzare di più. Infine vanno
considerati i limiti di personale e di risorse per quanto riguarda i controlli.
Ma anche se anche si moltiplicassero per dieci le multe, ci sarà sempre
convenienza ad agire in questo settore per chi usa le cave come discariche
abusive.
D. Quali le vostre prossime iniziative?
R. Per quanto riguarda le iniziative avremo il 27 di questo mese
(Spazio Scaipo’, h.18) presenteremo il libro di un giovane giornalista di Tele
Jato, Ismaele La Vardera che è diventato famoso per un servizio de Le iene
avendo messo in evidenza la corruzione politica di Villabate. Ad aprile
presenteremo invece la biografia di Sergio Mattarella di Riccardo Ferrigato, un
membro del nostro direttivo, un giovane intellettuale e scrittore di Trecate
che è veramente bravo. Poi incontreremo anche Cinzia Franchini presidentessa
del CNA FITA, una donna coraggiosa (anche lei minacciata) che lavora in un
settore come quello dell’autotrasporto. Infine a settembre avremo un incontro –
in partenariato con altre associazioni – con un nome importante della cultura
italiana con il quale si potrà parlare di abuso del territorio e anche della
situazione di Agognate.
P. V. (Paolo Viviani)
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