Spettabile Redazione, scrivo, a nome e per conto dell'Associazione La Torre-Mattarella in merito alle
vicende del Comune di Quarto e alla prima condanna (in primo grado) di
un
politico coinvolto nel processo Mafia Capitale. I fatti interessano i
due più
importanti partiti politici italiani, rispettivamente
M5S e Pd. Non
voglio esprimere un giudizio politico, né addentrarmi nell’analisi
dei singoli casi, assai diversi tra loro. Vorrei proporre invece una
riflessione: le due vicende dimostrano quanto sia potente, subdola ed
efficace l’azione
della criminalità organizzata mentre è ancora carente, nelle
amministrazioni pubbliche,
un’energica cultura dell’antimafia in difesa dei diritti e degli
interessi dei
cittadini. Perciò è preoccupante il fatto che nel discorso
pubblico sia da tempo calato il silenzio sul tema della “quinta mafia”,
quella
del Nord del Paese. La politica nazionale ha l’obbligo di riaprire un
dibattito su questo problema che deve tornare a essere centrale se
vogliamo far rinascere eticamente
ed economicamente i nostri territori e tutto il Paese.
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