Libera Novara e LTM hanno inviato un comunicato stampa congiunto sulla vicenda di Barengo, ripreso oggi (30 dicembre 2020) da un articolo nelle pagine novaresi de "La Stampa". Per leggere l'articolo cliccare sulla foto qui a sinistra oppure su questo link.
sottotitolo
Impegno sociale per il contrasto alla criminalità organizzata e alle mafie
Pagine
mercoledì 30 dicembre 2020
martedì 29 dicembre 2020
Barengo: comunicato stampa congiunto Libera Novara e LTM
Novara, 28 dicembre 2020. È con dispiacere che si apprende dalla stampa come Barengo, dopo la vicenda della discarica di eternit di qualche anno fa, sia nuovamente al centro dell'attenzione perché la ditta Somedil, a cui il Comune ha appaltato i lavori per una nuova strada, è di recente risultata non iscritta alla White List antimafia.
Il caso è esemplare perché, pur avendo agito il comune nel rispetto delle normative vigenti, l'assenza di una cultura antimafia può fatalmente indurre in gravi errori le amministrazioni locali.
Il fatto poi, che il sindaco Maggeni ritenga di non convocare un consiglio comunale sulla vicenda, perché tutto sarebbe già spiegato nella lettera di risposta all'interrogazione della minoranza (entrambe reperibili sul sito del Comune), è indice di come non si sia compresa la gravità della vicenda.
Se un piccolo comune come Barengo può attirare interessi illeciti, è impensabile che la questione possa essere derubricata a una lite politica interna.
La minoranza ha senz'altro il diritto di opporsi alle scelte della maggioranza sia
sabato 26 dicembre 2020
Natale 2020: LTM partecipa a iniziativa di solidarietà
I volontari di LTM hanno partecipato all'iniziativa organizzata dal Circolo operaio di Novara che, con altre associazioni novaresi, ha distribuito regali alle famiglie in difficoltà, buste della spesa e panettoni alla vigilia di Natale. Purtroppo occorre segnalare che ci sono delle forti sacche di povertà e di disagio anche nel capoluogo. Perciò occorrerà sfruttare tutte le risorse economiche in arrivo dall'Europa e vigilare perché quei fondi vadano a iniziative e progetti veramente utili a ridurre la disoccupazione. Da questo punto di vista la lotta alla criminalità organizzata, al malaffare, alla corruzione politica e imprenditoriale, alla evasione fiscale, è fondamentale per il nostro Paese, per evitare che si sprechi inutilmente tempo e denaro a vantaggio di pochi.
sabato 31 ottobre 2020
LTM segnala al Comune di Novara un deposito abusivo di rifiuti
LTM ha segnalato all'Assessora all'Ambiente del Comune di Novara, dottoressa Laura Bianchi, la presenza di un deposito abusivo di rifiuti lungo la strada Prelle, in un'area rurale ai margini della città. Come è noto, i depositi abusivi di rifiuti spingono altri a seguire la stessa pratica e ciò può comportare il deprezzamento dell'area e l'inquinamento dell'ambiente e delle falde. Quanto tali pratiche possano diventare uno strumento per la criminalità organizzata è facile immaginare ma,
ANPI Novara e altre associazioni distribuiscono kit scolastici. LTM partecipa
30 ottobre 2020, Novara: L’iniziativa “A scuola con tutti e con tutto” è rivolta ai bambini delle primarie e ai ragazzi delle
secondarie di primo grado di Novara.
Conosciamo la crescente difficoltà o impossibilità per alcune famiglie di acquistare il materiale
scolastico necessario ai propri figli. Difficoltà o impossibilità che si sono acutizzate, creando nuove
emergenze, come effetto collaterale della diffusione della pandemia da Covid 19.
Su indicazione dei
sabato 12 settembre 2020
Continuano i sequestri a Giuseppe De Giovanni
La stampa locale ha dato notizia l'11 settembre che altri beni sono stati sequestrati dalla DDA di Torino a Giuseppe De Giovanni. Tra questi vi sono quattro automobili, conti correnti, una tabaccheria con annesso sportello scommesse a Prato Sesia e una azienda di Oleggio Castello, la C.M. Metalli. Il tutto per un valore superiore al milione di euro
lunedì 17 agosto 2020
Spari contro un "Compro oro" a Castelletto Ticino
Nella settimana di ferragosto un negozio di compravendita di oro di Castelletto Ticino è stato fatto oggetto di colpi d'arma da fuoco. Il titolare ha scoperto il fatto solo la mattina successiva. Sulla vicenda indagano i carabinieri. Il titolare ha dichiarato agli inquirenti di non avere avuto né screzi né richieste sospette.
lunedì 20 luglio 2020
'Ndrangheta novarese: tre misure interdittive
Il sito NovaraNews riporta oggi questa notizia "Il prefetto di Novara Pasquale Antonio Gioffrè ha assunto tre misure interdittive antimafia nei confronti di altrettante aziende che sono risultate contigue ad ambienti della ‘ndrangheta: si tratta di tre imprese novaresi che lavorano nel settore dei servizi ambientali" Come LTM sostiene da tempo, è ora che si estromettano i privati dalla gestione dei rifiuti perché
giovedì 11 giugno 2020
sabato 6 giugno 2020
lunedì 23 marzo 2020
Rogo a una ditta di materie plastiche di Gallarate. Chi lo ha appiccato?
Sabato 21 marzo un incendio ha devastato una ditta di Gallarate che produce materie plastiche sollevando una colonna di fumo visibile per chilometri. Sono intervenuti i Vigili del fuoco, la protezione civile e l'Arpa. Il Piemonte
giovedì 27 febbraio 2020
Castelletto Ticino: un arrestato perché procurava armi alla 'ndrangheta
Come conseguenza della operazione Procurava armi alla 'ndrangheta: novarese in manette per associazione mafiosa"Eyfhemos", che si è sviluppata in provincia di Reggio Calabria, un novarese residente a Castelletto Ticino è stato accusato con un'accusa gravissima: procurare armi alla 'ndrangheta. Per il momento non è noto il nome dell'uomo R.M. di quarantaquattro anni. È accusato di associazione a delinquere di stampo mafioso e di detenzione e porto abusivo di arma da fuoco.“
giovedì 6 febbraio 2020
Lonate Pozzolo sequestrato capannone di un novarese
La Guardia di finanza denuncia un imprenditore novarese per gestione di rifiuti non autorizzata. L'imprenditore sarebbe titolare di una società di Lonate Pozzolo (VA), proprietaria di un capannone il cui tetto di eternit risultava crollato con dispersioni di polveri, inquinamenti del suolo e pericolo per la salute pubblica.
venerdì 24 gennaio 2020
Sabato 25 gennaio Amnesty International ricorda Regeni
Presidio per ricordare e chiedere giustizia per Giulio Regeni, il giovane ricercatore ucciso in Egitto dai servizi segreti locali ormai quattro anni fa. Il ritrovo è a Novara, in piazza Matteotti alle ore 19.
mercoledì 22 gennaio 2020
Marano Ticino: sequestrata azienda di trattamento rifiuti
I Carabinieri Forestali, la Polizia
Giudiziaria della Sezione “Ambiente” e Funzionari
di ARPA Novara, e la Guardia di Finanza di Borgomanero hanno operato il sequestro preventivo di un’azienda di
Marano Ticino che opera nel "settore del recupero di rifiuti terrosi e
da demolizione". Su sei ettari di discarica erano depositati 100.000 metri cubi di materiali ferrosi di cui non si poteva tracciare la provenienza e non erano stati trattati in modo idoneo.
sabato 18 gennaio 2020
"L'Azione" pubblica un articolo sulla lettera aperta di LTM al Presidente della Regione Piemonte
La giornalista Monica Curino de "L'Azione" riflette sulla lettera inviata da LTM al Presidente della Regione Piemonte Cirio (cliccare sull'immagine per ingrandire l'articolo).
I mafiosi e gli smemorati che non ti aspetti
Anche il Cantone Ticino soffre di una presenza delle mafie non episodica e, purtroppo, non recente. Nel corso di una intervista della RTSI ad Alessandra Dolci [nella foto di Biagio Diana con il Presidente di LTM], il capo della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano (ospite a Novara di LTM nel marzo del 2019) ha lanciato un allarme, chiedendo squadre investigative congiunte Italia-Svizzera. Il giornalista de "La Regione", Andrea Manna, reagisce con un articolo molto efficace che vi proponiamo, nei confronti di chi, nel corso della trasmissione, ha cercato di ridimensionare l'allarme lanciato da Dolci. Ecco l'inizio dell'articolo: "È un vero peccato che gli autori della puntata di lunedì sera di ‘60
minuti’ (Rsi), dedicata alle infiltrazioni del crimine organizzato in
Svizzera, non abbiano allestito e mostrato un
martedì 14 gennaio 2020
Novara News pubblica la lettera aperta di LTM al Presidente Cirio
Il sito Novara News ha dato notizia della lettera aperta inviata dall'Associazione La Torre-Mattarella al Presidente della Regione Piemonte Cirio. Qui di seguito il testo dell'articolo e della lettera che si possono leggere anche sul sito di Novara News: "La Regione Piemonte si è dotata dal 2016 di una propria legge che
limita il gioco d’azzardo tramite le apparecchiature elettroniche, che
spesso diventa compulsivo, diventa fonte di problemi economici
lunedì 6 gennaio 2020
Quarant'anni fa l'omicidio Mattarella. Le ragioni di un delitto
Quarant'anni fa, il 6 gennaio, veniva assassinato Piersanti Mattarella. Vogliamo ricordare quel tragico evento con gli articoli che vi presentiamo in questo post e che riassumono bene sia i lati ancora oscuri di questa vicenda sia i primissimi momenti successivi al delitto. Quella di Mattarella fu una vita stroncata quando ancora poteva dare molto alla vita politica siciliana e italiana e che, proprio per questo, faceva paura. Noi vogliamo continuare a ricordare il suo omicidio e le ragioni di quel delitto.
La domenica del 6 gennaio 1980, in Via della Libertà a Palermo, mentre il presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella stava entrando nella sua auto per recarsi a messa con la moglie, i due figli e la suocera, un sicario lo uccise sparando da distanza ravvicinata con una pistola a tamburo.
Nel 1995 vennero condannati all'ergastolo come mandanti dell'omicidio Mattarella diversi boss mafiosi, tra i quali Salvatore Riina, Michele Greco, Bernardo Brusca e Bernardo Provenzano. La denuncia della signora Mattarella, secondo la quale l'estremista fascista Giuseppe Valerio Fioravanti era il killer non fu ritenuta attendibile, così come vennero rifiutate le testimonianze del fratello di Fioravanti e di Angelo Izzo che asserivano la stessa cosa. Altri articoli: "Corriere della Sera" 1; "Corriere della sera" 2;
La domenica del 6 gennaio 1980, in Via della Libertà a Palermo, mentre il presidente della Regione Sicilia, Piersanti Mattarella stava entrando nella sua auto per recarsi a messa con la moglie, i due figli e la suocera, un sicario lo uccise sparando da distanza ravvicinata con una pistola a tamburo.
Nel 1995 vennero condannati all'ergastolo come mandanti dell'omicidio Mattarella diversi boss mafiosi, tra i quali Salvatore Riina, Michele Greco, Bernardo Brusca e Bernardo Provenzano. La denuncia della signora Mattarella, secondo la quale l'estremista fascista Giuseppe Valerio Fioravanti era il killer non fu ritenuta attendibile, così come vennero rifiutate le testimonianze del fratello di Fioravanti e di Angelo Izzo che asserivano la stessa cosa. Altri articoli: "Corriere della Sera" 1; "Corriere della sera" 2;
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