Mattia Anzaldi, coordinatore provinciale di Libera: «Sarà in primo luogo un laboratorio partecipativo, all’interno del
quale piccoli e medi imprenditori, pubblici amministratori, cooperative
sociali e organizzazioni culturali e di volontariato avranno modo di
dialogare e confrontarsi, ognuno portatore di esperienze professionali e
sensibilità da mettere al servizio di un progetto comune. In secondo
luogo sarà occasione utile per ribadire ancora una volta quanto
importante sia che “la roba” tolta ai mafiosi, sottratta precedentemente
alla collettività
attraverso proventi illeciti e traffici illegali,
torni ad essere “cosa pubblica”, motore di un’economia pulita e di uno
Stato che contro le mafie ha il coraggio di vincere.
Questo il contributo che Libera Novara vuole portare sul tavolo di
una sfida nazionale perché ognuno è chiamato a fare la propria parte,
per come può: gli amministratori pubblici devono identificare soluzioni
politiche e coraggiose per sbloccare l’attuale situazione; gli
imprenditori del settore mettere idee e saperi al centro del dibattito;
le fondazioni private territoriali identificare risorse utili a questo
percorso e noi cerchiamo, umilmente, di preparare il campo e mettere in
collegamento questi soggetti. Facciamo rete perché siamo convinti che ne
valga la pena».
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